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Le materie prime hanno subito aumenti ingenti, anche del 320%. Per questo il presidente dell’associazione di categoria ANFFECC, Joaquín Font de Mora ha lanciato l’allarme: le materie prime essenziali, l’energia e i trasporti hanno subito impennate nei costi a doppia o tripla cifra.

Con questo quadro, è difficile mantenere la giusta redditività per i produttori di smalti e colori ceramici. In più, molti di questi materiali sono insostituibili e quindi la produzione è subordinata al loro acquisto (a prezzi maggiorati). Secondo Joaquín Font de Mora “l’ossido di Cobalto ha subito un incremento di prezzo del 210%, l’ossido di Praseodimio del 320%, l’ossido di Zirconio del 90%, il silicato di Zirconio del 75%, l’ossido di Cromo e il Carbonato di bario dell’80%, l’ossido di Zinco e l’ossido di Titanio di circa il 60%; quarzo, caolino e i feldspati sono cresciuti tra il 40 e il 60%”.

Nonostante i segnali positivi segnalati per il 2021, i colorifici spagnoli vivono dunque un nuovo momento di affanno.

Dati gli aumenti, è molto complesso riuscire a mantenere inalterata la produttività e tutelare la redditività e la crescita. Per Font de Mora gli aumenti “generano incertezza e hanno un impatto diretto sia sul conto economico delle imprese del settore, sia sulla capacità di investire in R&S. Anche il cambio dollaro-euro non ci sta aiutando, poiché il rafforzamento della moneta statunitense rende i nostri acquisti in questa valuta più costosi”.