Premier ha particolarmente a cuore lo sviluppo umano dell’azienda: dietro ad ogni successo c’è sempre un team affiatato che lavora con passione per raggiungere un obiettivo comune.

Per questo abbiamo deciso di dare spazio ai protagonisti di Premier, le persone che ogni giorno contribuiscono, con il loro sapere e le loro personalità, alla crescita aziendale. Il protagonista di oggi è Christian Barausse.

 

Parlaci di te. Qual è il tuo ruolo in Premier e quali sono le tue principali responsabilità?

Sono Cristian Barausse e il mio ruolo in Premier è quello di Responsabile di produzione degli utensili di squadratura.

Sono in Premier dal giugno 2007: ricordo bene questa data, perché dopo pochi mesi sono diventato papà.

Il mio approdo in Premier non è stato casuale:  conoscevo già questa realtà perché, in precedenza, lavoravo come responsabile in un’azienda metalmeccanica che operava in questo settore. Un giorno incontrai il sig. Garbin, che mi disse che aveva bisogno di uno come me da inserire nella loro azienda. Di lì a poco presi la mia decisione e iniziai a collaborare con Premier. Insieme abbiamo attrezzato nuovi reparti, controllando così l’intera filiera di produzione all’interno dei nostri stabilimenti garantendo una qualità e duttilità del prodotto.

Ad oggi gestisco l’organizzazione del personale e tutto ciò che riguarda le fasi di lavorazione, dall’approvvigionamento della materia prima alla gestione delle commesse, fino al controllo delle fasi.

 

Come è nata la tua passione? Che percorso di studi hai alle spalle?

Mi sono diplomato perito disegnatore tecnico e la mia passione per le motociclette ha fatto in modo che la meccanica fosse parte integrante del mio lavoro.

Non ho mai ricercato un lavoro d’ufficio: al contrario, cercavo un lavoro che mi permettesse di poter applicare e sviluppare le mie conoscenze meccaniche, sporcandomi le mani ogni giorno.

 

Perché hai scelto di lavorare in Premier? Quali aspetti della mission e della vision Premier sono più vicini al tuo modo di percepire il lavoro e la crescita professionale?

Premier è una grande realtà, che mi ha sempre incuriosito ed entusiasmato per la varietà dei prodotti e delle lavorazioni applicate. È la fusione tra meccanica, chimica e sinterizzazione.

La continua ricerca, creazione e test di nuovi utensili stimola sempre l’interesse per nuove sfide ed è questa la missione aziendale che più mi soddisfa.

Ci sono degli aneddoti particolari della tua carriera che hanno lasciato il segno e che vorresti raccontarci?

In questi anni ho collezionato moltissimi aneddoti e potrei raccontare tanto, ma voglio dirne uno in particolare, che riguarda la mia risposta a chi ci chiede cosa facciamo in azienda.

Mi diverto a paragonare il nostro lavoro a quello di famosi pasticceri che scelgono gli ingredienti migliori, impastano, infornano e poi guarniscono, attendendo con soddisfazione il giudizio dei propri clienti.

 

Basta parlare di lavoro… Hai degli hobby e degli interessi particolari? Cosa ti piace fare quando non sei in Premier?

Ho tanti hobby: sport, viaggi…ma la mia prima passione sono i motori, in particolare le moto storiche Laverda che fortunatamente possiedo.

Mi affascina la storia, soprattutto il periodo delle guerre mondiali. Faccio parte dell’Associazione Nazionale Carabinieri, essendo un carabiniere in congedo, così come dell’Associazione Divise Storiche, con la quale partecipo a rievocazioni storiche di tanto in tanto.

Per ultimo, ma non meno importante, da Veneto doc sono appassionato di buon vino e di vigneti e ho da poco conseguito il titolo di sommelier.