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Premier ha particolarmente a cuore lo sviluppo umano dell’azienda: dietro ad ogni successo c’è sempre un team affiatato che lavora con passione per raggiungere un obiettivo comune.

Per questo abbiamo deciso di dare spazio ai protagonisti di Premier, le persone che ogni giorno contribuiscono, con il loro sapere e le loro personalità, alla crescita aziendale. Il protagonista di oggi è Gianluca Graziani.

Parlaci di te. Qual è il tuo ruolo in Premier e quali sono le tue principali responsabilità?

Il mio ruolo in Premier è di responsabile assistenza tecnica e sviluppo prodotti ed è un lavoro con un’enorme responsabilità per quanto riguarda il costante contatto con il cliente e le continue richieste di utensili che possano risolvere i vari problemi di lavorazione.

Per fortuna ho al mio fianco una azienda e dei collaboratori che mi sostengono costantemente.

Come è nata la tua passione? Che percorso di studi hai alle spalle?

Sin da giovane, sono sempre stato affascinato dallo sviluppo sia meccanico che elettrico, infatti il mio indirizzo scolastico è stato l’istituto tecnico meccanico. Ho lavorato come fresatore e lamierista ma il vero salto di qualità l’ho fatto entrando in ceramica dove ho iniziato come semplice operatore di linea per poi passare come manutentore elettro-meccanico e infine come vicecapo reparto. Questo percorso che mi ha formato su diverse mansioni, mi ha dato la possibilità di poter capire i problemi velocemente e di conseguenza risolverli.

Perché hai scelto di lavorare in Premier? Quali aspetti della mission e della vision Premier sono più vicini al tuo modo di percepire il lavoro e la crescita professionale?

In Premier sono stato assunto circa 5 anni fa e inizialmente è stata una scommessa con me stesso perché è un lavoro molto diverso da quello che ero abituato. Riuscire a creare utensili con prestazioni ottime e competitive è un lavoro molto difficile che solo un team affiatato e compatto può portare a termine con successo, non vi nascondo che quando si centra l’obbiettivo è motivo di grande orgoglio e di nuovi stimoli.

Ci sono degli aneddoti particolari della tua carriera che hanno lasciato il segno e che vorresti raccontarci?

Di aneddoti ce ne sono parecchi ma in particolare ricordo i miei anni passati in ceramica dove ho conosciuto molte persone che non avendo una grande esperienza lavorativa si inventavano degli stratagemmi a dir poco arcaici per fare girare la linea e finire il loro turno di lavoro. In particolare ricordo un mio collega che stette tutto il turno di notte a girare le piastrelle a mano tra le due macchine di rettifica perché non sapeva come registrare il girello. Pazzesco!!

Basta parlare di lavoro… Hai degli hobby e degli interessi particolari? Cosa ti piace fare quando non sei in Premier?

Io sono appassionato di musica e in particolare suono la chitarra quindi nel tempo libero, che è sempre meno, mi diletto a strimpellare da solo in casa con la chitarra classica o con i miei amici con la elettrica.