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Qual è la situazione rispetto alla produzione e al consumo di piastrelle in ceramica nel mondo? Il centro Studi Acimac / MECS ha reso pubblici i dati nello studio annuale “Produzione e consumo mondiali di piastrelle ceramiche”, ripresi da Ceramic World Review.

Lo studio completo, in uscita ad ottobre 2021, analizza l’andamento decennale (2010-2020) di industria, mercato, consumi pro-capite e flussi esportativi sia per macro-aree geografiche che per i 76 maggiori Paesi produttori, consumatori, esportatori o importatori di piastrelle.

Produzione e consumi nel mondo

Il 2020 è stato un anno particolare per la produzione e il consumo di piastrelle; ciò perché, malgrado la pandemia, l’anno trascorso ha visto un recupero delle piastrelle prodotte e consumate nel mondo.

Nello specifico, la domanda globale è cresciuta del 2,5%, mentre la produzione è aumentata dell’1,7%. C’è da dire, rispetto alla produzione, che questa è stata penalizzata più o meno severamente in alcuni Paesi, per via delle norme restrittive messe in atto per l’emergenza Covid-19.

Andando nel dettaglio:

  • In Europa la produzione è risultata in flessione nei Paesi UE (-6,6%), mentre è risultata in crescita nei Paesi extra-UE (+11,9%), soprattutto grazie al traino della Turchia
  • In Asia la produzione è aumentata del 2,8%. Paesi come la Cina, l’India e l’Iran hanno trainato la ripresa e colmato il calo di Vietnam e Indonesia
  • Il Nord America ha visto un calo produttivo del -2,7%
  • Il Centro Sud-America, come il Nord, ha visto un calo ma molto più rilevante (-7,6%)
  • L’Africa, invece, è in crescita, con una produzione in aumento del 6,1%

Import – Export

Parlando di import-export, in generale il 2020 ha visto un calo dei flussi di scambio, scesi a 2.769 milioni mq (-67 milioni sul 2019).

A determinare più di tutti questa flessione, il calo del 20% dell’export cinese. Andando nel dettaglio:

  • Nei Paesi UE, le esportazioni sono rimaste pressoché stabili rispetto al 2019, mentre sono cresciute dell’11,9% quelle dei Paesi Extra-UE (Turchia in testa)
  • In Asia è stata registrata una flessione dell’export del 4,5%
  • In calo anche l’export dal Centro-Sud America ( -10%), dal Nord America ( -8,9%) e dall’Africa ( -8%).

Le previsioni per il 2021

Secondo le stime di MECS-Acimec, anche il 2021 potrebbe essere un anno positivo, sulla scia del precedente. I dati dei singoli Paesi, come ad esempio Cina e Brasile, fanno ben sperare per la crescita del settore.

Positivi anche i numeri italiani, destinati a crescere e a tornare ai numeri pre-Covid, complici anche le esportazioni.