La CSR ha un ruolo sempre più importante all’interno delle imprese. A dimostrare l’importanza della Responsabilità Sociale d’Impresa, detta anche CSR (Corporate Social Responsibility), non sono solo i dati degli Osservatori di settore.

La volontà di dare un volto etico alle imprese parte dagli stessi CEO delle aziende, motivati a costruire percorsi in grado di salvaguardare e migliorare la qualità della vita delle persone anche al di là della sfera professionale di riferimento.

Fin dalla sua costituzione, Premier ha sposato con il contributo del team una serie di iniziative pienamente in linea con la sua visione di sviluppo, con l’obiettivo di migliorare la comunità. A tal proposito, il supporto Premier è attualmente attivo nei confronti dell’associazione “I Bambini delle fate” che, dal 2005 si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione sociale gestiti da partner locali a beneficio di famiglie con autismo e altre disabilità.

Al centro della vision Premier ci sono proprio le persone e, per questo, abbiamo rivolto alcune domande a Paolo Facci, CEO dell’Azienda, che ci ha raccontato qualcosa in più sul significato della CSR e sull’importanza del sostegno sociale da parte delle imprese.

Quattro domande sulla CSR: intervista a Paolo Facci

Paolo, che cosa significa, per voi, Responsabilità Sociale d’Impresa?

Per noi Responsabilità Sociale d’Impresa significa prendere atto del fatto che l’Azienda è innanzitutto una comunità di persone con aspettative, speranze, desideri, che diventano maggiormente raggiungibili se l’impresa accetta di farsene carico nel limite delle proprie possibilità.

Così come il sasso lanciato nello stagno produce un effetto concentrico sempre più vasto, anche l’impresa (e l’imprenditore) prende coscienza di dover allargare via via il proprio coinvolgimento responsabile; prima ci sono i lavoratori, poi le loro famiglie, poi la comunità attorno.

In quale momento i valori sociali sono diventati parte integrante della visione Premier?

Non c’ è un istante preciso. 

Si parla di cultura di impresa ma nel caso di aziende del nostro territorio parlerei di cultura dell’imprenditore. 

Ecco, i valori sociali sono parte dell’imprenditore: o ci sono dall’inizio o non ci saranno mai.  Potrà crescere la consapevolezza del proprio ruolo sociale, ma deve già esistere fin dall’inizio la certezza di accettare quella parte.

Premier l’ha accettata.    

C’è un ambito sociale particolarmente importante per voi? Perché la scelta di sostenere proprio i Bambini delle Fate?

Perché è un’organizzazione trasparente, con progetti concreti attivati presso strutture del territorio, alla cui guida ci sono persone che vivono quotidianamente Il valore della solidarietà e che fanno delle difficoltà altrui un impegno proprio donato solo per amore.

Quali sono i progetti che avete realizzato con i Bambini delle Fate?

Sono stati realizzati progetti dedicati ai bambini con DSA (DisturbI Specifici dell’Apprendimento)

Ogni progetto ha preso vita presso la nostra ULSS Pedemontana, che ha contribuito a migliorare la qualità di vita a più di 300 bambini e delle loro famiglie, aiutando questi bambini a ritrovare fiducia nelle proprie capacità. 

In Premier siamo davvero fieri di contribuire alla bellezza di questi progetti. Se vuoi saperne di più sull’Associazione “I Bambini delle fate” e offrire il tuo contributo, dai un’occhiata al sito web.